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Slowly dies who becomes slave of habit,
Repeating each day the same paths,
Who doesn’t shift gear
Who doesn’t take risks and never changes the colours of the clothes he wears
Who never speaks and never learns.Slowly dies who avoids passion,
Who prefers black on white
And the dots on his “I”s versus a full set of emotions,
Those emotions which make your eyes twinkle,
Those emotions which transform a yawn into a smile,
Those emotions which make your heart beat in front of mistakes and feelings.Slowly dies who never turns the table upside down,
Who is unhappy at work
Who never risks certainty for uncertainty to follow a dream,
Who doesn’t allow himself at least once in life to escape from sensible advice.Slowly dies who doesn’t travel
Who doesn’t read
Who doesn’t listen to music
Who doesn’t find grace in himselfSlowly dies who destroys the love for himself
Who doesn’t accept help
Who spends his days complaining about bad luck or endless rain.Slowly dies who drops a project before starting it,
Who doesn’t ask questions on topics he doesn’t know about,
Who doesn’t answer when people ask him about things he knows.Let us avoid death in little steps, always remembering that
to remain alive requires a much greater effort than the simple act of breathing.Only fervent patience can bring us to the fulfilment of wonderful happyness.
Pablo Neruda
If you are here you most probably have already received the terrible news of Diego’s “new trip”.
This blog now becomes the place where to post and keep alive all our memories of him and of all the great times passed with him.
We have created a dedicated email address: rememberdiego@gmail.com if you want to send us any picture, thought or memory you and only you hold. Alternatively you can obviously upload comments to our posts.
This first post reports a passage written by his close friend Chiara, which has touched me profoundly, but which has also made me smile because it made me understand that the Diego I knew was exactly the same she did, the one who gifted everyone with his happyness, fun and will to live to the fullest everything life threw his way. We always felt “reloaded” next to him.
He was and will remain number 1. The only one with whom I knew I would feel good, always. The only one who was able to make rocks laugh. The only one to truly believe in what and who he was.
I will always be waiting to see him again, God knows where, when and how, but I’ll surely be waiting with a big smile on my face and a burning will to be together again.
Ciao pirla, mongolo, faccia di castoro incartapecorito, cacca di bue, cesso all’aria aperta, pezzo di sberleffo finto.
Ciao Dieguito.
Luca
TRADUZIONE DI CHIARA:
Non ci è dato capire tutti i misteri della vita e non ci è dato comprenderne le ragioni. Siamo stati costruiti senza gli strumenti e i mezzi per dare risposte a domande più grandi di noi. Logica e consequenzialità vanno abbandonate. E’ anche per questo che questo assordante dolore non si riesce a gestire.
Diego. Mi piace pensarti e ricordarti così.
Tu forse non lo sai o non te ne sei accorto, ma sei stato un maestro di vita. Questa è l’eredità che lasci a chi ti ha vissuto.
Filosofo di vita talvolta incompreso hai dato in ogni tuo giorno, istante di esistenza, prova di essere un sognatore e di perseguire i tuoi ideali, senza paura, con la leggerezza di sempre che ti ha contraddistinto.
La tua vita mi ricorda la poesia di Neruda:
Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i” piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che
fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore
davanti all’errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi e’ infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per
l’incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio, chi non si lascia
aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o
della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non
risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere
vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto
di respirare.
Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una
splendida felicita’.
Pablo Neruda
Chi più di te è stato l’esempio vivente di questa poesia utopica??
La tua dipartita è stata incredibilmente prematura, è stata un’amputazione straziante.
Lasci una sensazione di morsa al cuore, una totale impossibilità nel continuare a respirare. E’ inutile anche che mi dilunghi in una serie di aggettivi che mai potrebbero descrivere la sofferenza.Ma la tua vita. Cosa è stata?? Unica. Poche persone l’hanno vissuta così intensamente, così spensierata e leggera. Sei andato a toccare i perimetri di questo pianeta. Eri esplosivo di vita. Penso che tu ti sia spento senza alcun tipo di rimpianto di non aver fatto… E’ come se tu avessi avuto la consapevolezza che ti sarebbe toccato abbandonare questa vita precocemente e, quindi, l’hai divorata. Trasmettevi l’urgenza di vivere.
Eri super partes. E forse per questo la tua personalissima filosofia di vita lasciava qualche perplessità.Eterno viaggiatore, esploratore inarrestabile, sei partito per un altro viaggio, eterno, con biglietto di sola andata, senza avvisare nessuno…
Questa tragedia mi ha sconvolta e mi ha smosso il fondo come un mare in tempesta. Ora è tutto fuori posto, nebuloso, torbido, incerto, ovattato. Sono emerse paure, sono continue le considerazioni sulla vita, sugli errori fatti e forse evitabili. Paura di perdere le persone che amo. Consapevolezza di quanto siamo di passaggio. Tutto prende un’altra luce ed un’altra tara. Voglio fare meglio, non voglio perdere tempo, avverto l’urgenza di sistemare le cose, di dire quello che non ho detto e fare quello che avrei voluto fare. A volte siamo presuntuosi e pensiamo di poterci permettere di perdere tempo prezioso. Ma questo è un lusso di cui non possiamo godere. La vita è a senso unico. Non si può tornare indietro. E’ irreversibile.
Abbraccia forte Marinella e spupazza un pò per me e Mastro la patata di Frida.
Sono sicura che anche lì dove sei ora riuscirai a divertirti, a far sorridere, a farti voler bene.Mi sarebbe piaciuto toccarti la fossetta un’ultima volta.
Ciao Ligio, questa volta ce l’hai fatta veramente grossa.
Ti porteremo nel cuore
Chiara
#1 – 30 January 2008 – 04:26
No queda duda del amor y el cariño que todos sentimos hacia ti… no habra tiempo suficiente para borrar los maravillosos recuerdos que dejaste en nuestros corazones…
duele mucho verte partir tan rapido.. pero se que donde estas es donde la felicidad es eterna ….esa que todos buscamos..
te adorooooo
Eglina…..
#2 – 01 February 2008 – 20:33
Ciao Dieguito,
ricordo ancora bene il giorno in cui le nostre vite si sono incrociate,in un piccolo paese di surfisti e fattoni nel culo dell’ Australia…tu con il tuo grande sogno itinerante in pieno svolgimento e io con il mio mini trip a condividere nuovi profumi,nuovi colori e nuove esperienze..esperienze…la tua unica droga,la tua benzina…quella ricerca di esperienze che ti spingeva sempre a vedere cosa c’era dietro il prossimo angolo..ricordo bene il giorno su quella chilometrica spiaggia deserta sull’oceano il nostro discorso sulla vita,su come tanta gente si perde nella mediocrita’ della sua vita dimenticandosi di viverla,come cercavo di fare io e come sicuramente facevi tu..e’ propio vero,la tua vita e’ passata in un attimo..ma tu l’hai divorata,fatta a pezzi,respirata,amata..vissuta…sono sicuro che la strada che hai indicato e’ ben visibile a tutte le persone che ti hanno voluto bene prima e te ne vogliono ancora di piu’ ora,perche’io la tua traccia la vedo bene anche se ci siamo solo sfiorati..ho saputo la notizia del tuo ultimo viaggio da Cartagena,dalla tua Cartagena..sono qui grazie a te,ai tuoi racconti epici davanti a qualche birra sotto la luna australe..il minimo che posso fare e` respirare piu’ forte che posso quest’aria,questa terra,questa gente..perche’ se chiudo gli occhi..te lo giuro..riesco a sentirti nella brezza della sera colombiana..nel mio piccolo mi mancherai..se beccamo buon uomo..grazie.
Fabio
#3 – 11 February 2008 – 22:25
El camino más allá de la muerte Para muchos el Internet es un medio virtual por el cual puedes escapar de tu realidad, puedes describiste como la persona que quisieras ser, y cada nueva persona que conoces por este medio puede estar haciendo lo mismo, la verdad es que por Internet no sabes quien está al otro lado de la pantalla, puede llegar a ser peligroso, puedes encontrarte con locos, dementes, violadores, asesinos o cualquier cosa que se te ocurra, es como un juego al azar, algunos nos arriesgamos a jugar ese juego y contamos con la fortuna de conocer personas maravillosas, que pretenden conocer el mundo, sus culturas, tradiciones, y todo lo que implica vivir en un continente, en un país, en una ciudad, en un barrio.
No se si es cuestión de destino, pero la vida pone personas en tu camino que te marcan y aunque no compartas con ellos todos los días de tu vida, los pocos momentos que lo haces son únicos, incomparables, irrepetibles y lo mejor, nunca te arrepientes de haberlos vivido.
Es tan difícil entender porque nos morimos, porque para todo hay una segunda oportunidad, menos para volver a vivir, para morirse de mentiras y al otro día estar despierto y valorar, disfrutar cada segundo que vives y no volver a despreciar la vida que tenemos, porque todo puede cambiar en un abrir y cerrar de ojos, porque puedes extrañar tanto a una persona cuando muere y no cuando está vivo y aún puedes seguir haciendo parte de su diario vivir, de sus alegrías, de sus anécdotas.
Muchas veces cuando pienso en algo malo como una enfermedad, pobreza, una desgracia e incluso la muerte, pienso que a todos les puede suceder, menos a mi y a los que están a mi alrededor, pero no, tal vez es muy tarde, pero me doy cuenta que no es verdad, a todos nos llega nuestro final, y aunque eso no significa que sea malo, porque según nuestras creencias vamos a un mejor lugar, no deja de atormentarme la soledad, no deja de atormentarme el hecho de saber que esa persona que ame, que hizo parte de mi vida, de mi corazón ya no volverá a estar conmigo nunca más !!!!!!!, es el simple hecho importante y especial para mi de ver en el msn que esta conectado, así este en estado de ausente, no disponible o como este, esta vivo, esta en la red, es ver en my space el intermitente de que está conectado de que aún hace parte de este mundo y se que para muchos eso debe ser una estupidez, para mi a partir de ayer no lo es, ahora se que no debo ocultarme o esconderme de mi realidad y que para muchos como para mi, será importante saber que aun hacemos parte de este mundo.
Hoy me siento tan vacía, tan sola, siento que alguien me hace falta y quiero darte las gracias por los lindos momentos que compartiste conmigo estando en vida.
Nunca te olvidare.
En memoria a mi gran amigo Diego.
te quiero
#4 – 25 February 2008 – 09:03
tu si ke hai saputo dare un senso alla tua vita!
continua a viaggiare da lassù…..
stefy
#5 – 25 February 2008 – 10:48
non ti conoscevo.
ma il tuo sorriso solare, mi ha incantato.
continua a sorridere, a noi, da lassù.
ciao Diego.
#6 – 25 February 2008 – 20:00
m’e’ capitato sott’okkio il profilo di diego in bsn, la chat dove lui e’…era…iscritto…anche li parlano di lui e della sua prematura scomparsa!
c’e’ il link del suo blog, per curiosita’ sono passata di qui e…..ho letto…..nn trovo parole…..la sua vita sembra quasi irreale, una favola ke molti (penso) vorrebbero vivere!nn lo conosco, ma trovo bellissimo quanto amore ha dato e ricevuto!
merita 2 parole anche da una sconosciuta come me!
katwoman(bsn)
#7 – 25 February 2008 – 20:18
ma perchè si muore non è giusto ?!?!
Io è una giornata ch sto male per i cavoli miei e credetemi non vedo l’ora che questa gionata passi perchè ho troppi pensieri per la testa.
Comunque qui non si parla di me ma di un angelo volato in cielo
CIAO DIEGUITO….. SEGUICI DA LASSù VERSO LA RETTA VIA
Johnny
#8 – 25 February 2008 – 20:51
o mio dio!l’ho appreso solo adesso della terribile notizia.sono sconvolta!
ora capisco il silenzio di risposta ai miei sms, dove ti chiedevo come stavi e in che parte del mondo fossi.
mamma mia ma che vita ingiusta!non me ne capacito proprio.un uomo generoso,sempre con il sorriso stampato in faccia,un caro amico che sapeva tirarti su in ogni situazione.mi mancherai diego,veramente tanto.
spero che da lassù,nei tuoi viaggi tra le nuvole, veglierai su di me,la tua pazza cippi.
ti voglio bene,sarai sempre nel mio cuore.
chiara
#9 – 25 February 2008 – 23:21
Stessa identica passione..
Che Dio ti accolga fra le sue braccia amico biker…
#10 – 25 February 2008 – 23:51
Eravamo iscritti nella stessa chat di BSN non ci siam mai conosicuti,nè mai intravisto il suo profilo..Ma oggi sì e mi dispiace sia accaduto per il suo ultimo Saluto.Mi ha tokkato tremendamente dentro,mi è bastato veder qualke fot, legger qualke riga x kapire quanto Amava la Vita,beato Lui ke sia riuscito a Viverla in questo modo.Ciao Diego continua a Viaggiare..
una Nuova amic@ del web Valentina (Panasja BSN).
#11 – 26 February 2008 – 12:25
Neanche io ti conoscevo,ma credimi avrei voluto conoscerti ora più che mai…avresti potuto insegnarmi tanto,raccontare tanto,avresti potuto dare lezioni di vita a chiunque e con questo blog,anche da lassù ci sei riuscito,mi hai aperto gli occhi…la vita è una e ognuno sceglie di viverla come vuole,certo ci si puo accontentare della mediocrità,(come dici tu)del solito lavoro,del solito lunedi che tutti odiano,delle solite persone,ma tu non lo hai fatto,x te il lunedi non era odioso,e la gente non era sempre la stessa…tu sei la prova che si può cambiare vita…che si può scegliere quale vita fare e non accettare quella che ci viene proposta o quella in cui ci troviamo a vivere senza neanche sapere perchè…sognare non è da stupidi,accontentarsi lo è…!!!
ti ringrazio DIEGUITO ora ogni volta che mi sentirò triste leggerò dei tuoi viaggi,del tuo carisma,della tua follia e sorriderò guardando sempre avanti…
#12 – 26 February 2008 – 13:22
Tu sei l’angelo che ognuno vorrebbe portare con se.
Sei riuscito a darmi la spinta che mi mancava..per poter affrontare la vita con più determinazione,convinzione e serenità.
Tu ce l’hai fatta Diego..anch’io vorrei poter raggiungere la tua stessa vetta.
Rimarrai sempre nel nostro cuore,nel cuore di chi ti ha avuto vicino,di chi ti ha voluto bene e di chi non ti ha mai conosciuto.
..continua a sorridere angelo*
Mara
#13 – 26 February 2008 – 19:12
teneteveli stretti i vs pezzi di ricordi perchè vi capiterà in un momento di tristezza di averne bisogno…proprio quando vi accorgerete di essere in questo mondo ma in una posizione priviligiata per guardare le stelle…buon viaggio diego e che lassù tu possa scoprire nuovi mondi che ancora non avevi esplorato…anonimo
#14 – 26 February 2008 – 19:17
teneteveli stretti i vs pezzi di ricordi perchè vi capiterà in momento di tristezza di averne bisogno…proprio quando vi accorgerete di essere su questo pianeta ma in una posizione privilegiata per guardare le stelle…buon viaggio Diego e che tu possa esplorare nuovi mondi che ancora non avevi vissuto…
veronica
#15 – 28 February 2008 – 21:41
Quanti sorrisi non si fa in tempo a ricambiare…
Penso a tutte le telefonare assurde che facevi in pieno open space, alle imitazione dell’headquarter, alla capacità di sdrammatizzare sempre i problemi, a quanti fossi super professional nelle occasioni istituzionali, a quanti fogli excel abbiamo condiviso, …insomma un COLLEGA che consideri amico fin da subito…e che ammiri, stimi ed INVIDI per le scelte fatte, come qualcuno ha scritto un “maestro di vita”..
Buon viaggio Dieguito e buona permanenza nei nostri cuori.
Sara
#16 – 03 March 2008 – 11:30
And in the end it’s not the years in your life that count. It is the life in your years.
per quanto saggia mi sembri questa frase di Lincoln, non posso fare altro che pensare che avresti dovuto avere molti molti anni in più da riempire con la “vita”..quella che avevi dentro e che sapevi immaginare e costruire.
Ma non ci è dato di decidere, dolo di sperare, di avere fede.
Goodbye, Au revoir.
Nic
#17 – 12 March 2008 – 18:31
Era un pò che non ti vedevo on line.. poi oggi, mossa dalla curiosità, ho fatto un giro su questo tuo blog, pensando di trovare nuovi appunti di viaggio, invece cosa trovo? Senza parole. Non ti ho conosciuto dal vivo, ma ho avuto la fortuna di parlarti telefonicamente più di una volta un paio d’anni fa. Io non ci credo. Vorrei sapere il perchè.. Se qualcuno che lo conosceva mi sta leggendo.. beh, ecco… vorrei avere più notizie. Diego, non ci siamo mai visti, ma la tua energia arrivava lo stesso. E’ assurdo. Non ho parole. Non ho parole.
Dina
#18 – 14 March 2008 – 14:26
Ci siamo conosciuti, per caso, questo autunno. Ad Aprile era tornato vittorioso a Milano dopo aver realizzato il suo sogno: sette mesi in giro per il mondo.Me lo aveva raccontato, con entusiasmo e passione, e con semplicità. Progettava nuovi viaggi, nuove esperienze, nuove vite. Una sera davanti ad un bicchiere di vino, sui Navigli. A parlare di viaggi, teatro, vita. Poi tante chiacchiere, battute scherzose, inviti rimandati, in msn o via telefono.Le mie provocazioni, sul suo essere solo un uomo in cerca di donne da conquistare. Il suo cane, Pancho, di cui parlava come del suo “bimbo”, l’ho conosciuto solo in foto. Ci eravamo sentiti l’ultima volta a Gennaio, dopo il suo ritorno dal Kenya e prima dell’ inizio del nuovo entusiasmante lavoro. In un momento molto pesante emotivamente per me. Me ne aveva chiesto il motivo, dicendo ce gli dispiaceva sentirmi così e che avrebbe voluto darmi un consiglio. Ed io, stanca di parole, avevo liquidato l’argomento dicendo che preferivo non parlarne, che l’avrei annoiato.La settimana dopo, credo, è avvenuto quel che ho scoperto solo ieri, sempre per caso.
Un incidente. Due mesi fa. Così tanto, o così poco. Tanto facciamo scempio del nostro tempo.
Penso agli inviti rifiutati, agli appuntamenti rimandati, ai saluti frettolosi.
Penso che con D. alla fine non ho visto quella mosta di fotografia, e che non siamo andati a teatro quella volta.Che non ho assaggiato il thè di Istanbul vedendo il film iraniano a casa sua.
E non riesco a smettere di piangere.Per una persona incontrata di persona una sola volta.Non riesco a pensare di non potergli parlare più, di non rispondere più alle sue battute. Mi tormenta il fatto di non essere riuscita a vederlo prima di Natale, come mi aveva proposto.
Penso in generale ai rapporti. Alle persone per le quali portiamo rancore.A quelle che per una sciocchezza lasciamo andare, senza che ci sfiori il pensiero che magari un giorno….potremmo leggere su una pagina di internet che non ci è più dato aggiungere una parola. O un sorriso silenzioso.Penso a quante volte pensiamo che gli altri siano in mala fede,ed allora ci voltiamo dall’altra parte.O siamo semplicemente prevenuti. Penso a quanto perdiamo,ogni giorno,ogni minuto,per la nostra cocciutaggine.Per i nostri maledetti paraocchi.
Ed allora, io voglio cercare di vivere stando attenta a vivere veramente, e ad amare,in tutti i sensi,in tutti i modi,veramente.
Il che significa accogliendo tutte le sfumature e tutte le paure he il mondo ci regala,insieme,nonostante e prorpio per-e-con le sue bellezze.
Accidenti, è proprio nella semplicità che risiede l’essenza della vita.
Diego ne era la personificazione, e bastava una serata con lui per capirlo. Una persona che era esattamente ciò che avevi davanti agli occhi: cosa c’è di più bello e prezioso? Via abbraccio tutti, ed abbraccio te, caro
D.
#19 – 14 March 2008 – 14:27
…per il post precedente….
firmato:
Gaia
#20 – 23 March 2008 – 19:00
Furono i tuoi a parlarmi di te inizialmente. Qualche mio commento su questo blog, poi lo scambio di email e numeri di telefono.
Non ci siamo mai conosciuti.
Credo di essermi persa una persona speciale.
Ciao Diego.
Elena
#21 – 22 September 2008 – 15:48
Ho scoperto solo pochi giorni fa che non ci sei più, Diego caro. Guardavo le foto che il tuo amico Andrea aveva caricato in rete; dopo averle scorse una per una ne ho commentata una…ed ho ricevuto così la terribile notizia. Ricordo ancora perfettamente il nostro incontro al Maxi bar di S.fe, nell’autunno del 2005. Per caso mi trovavo in quel bar con un’amica quando sei arrivato tu ed alcuni tuoi amici e compagni di squadra. Mentre vi osservavo distrattamente ho realizzato in un istante chi fossi e quasi come se avessi visto un personaggio famoso mi rivolsi all’amica che stava con me dicendole sottovoce :”Lui…lui…deve essere Diego!Lo stesso Diego che ai tempi delle scuole medie mi faceva battere il cuore forte quando passava con il suo ‘si’ …Non ci posso credere! Non è cambiato di una virgola…non è possibile!”. Non avevo il coraggio di alzarmi e venire da te perchè ero certa che di me non ti saresti mai ricordato…In fonfo non avevamo mai parlato e io ero il brutto anatroccolo della classe…perciò rimasi a sedere guardandoti di tanto in tanto. Trascorsero pochi minuti e ti avvicinasti al nostro tavolino con Alessio e dopo un paio di battute ‘d’occasione’ mi porgesti la mano dicendomi :”piacere…” ed io conclusi la tua frase con un :”Diego!”. Probabilmente in un’altra occasione avresti controbattuto chiedendomi :”Anche tu ti chiami Diego ?!” e invece la tua rezione fu …occhi sbarrati e bocca spalancata. Eri evidentemente spiazzato )) Sorrisi, mi presentai e ti raccontai semplicemente che mi ricordavo di te. Chiacchierando un po’ ci scambiammo qualche simpatica battuta e quando fu il momento di salutarci anche i numeri di telefono. Non ebbi il tempo di arrivare a casa che mi arrivò il tuo sms con un invito ad uscire per un aperitivo ‘prima che potesse farlo qualcun’altro’. In quel momento fui io a rimanere completamente spiazzata…
Al nostro appuntamento ti presentasti sotto casa mia con la semplicità che ti rendeva decisamente affascinante : jeans, maglioncino, scarpe da tennis e giubbotto di pelle. Non ci potevo credere… Ero in auto con te!!! Per me era la realizzazione di un sogno di ragazzina!
Davanti ad un succo ed un bicchiere di vino ci siamo ritrovati a parlare di ogni cosa, quasi come se quello non fosse un primo appuntamento. E uscendo dall’ Art decò, verso l’auto, improvvisammo un buffissimo balletto sulle note dello stereo di un ‘auto che ci passò accanto.
Mi riaccompagnasti a casa e da buon gentiluomo mi salutasti con un bacino sulla guancia.
Tra noi non scattò mai “quella” scintilla; sarà stato per i nostri caratteri in fondo così sfuggenti o per gli strascichi dei trascorsi sentimentali che ci portavamo nel cuore senza avere spazio per una nuova storia… E così ci incontrammo ancora qualche volta per un cinema, qualche film a casa tua, lunghe chiacchierate sulla vita, sugli amori e suoi nostri sogni… Poi ci perdemmo di vista per un po’ . Finchè tu non mi inviasti gli auguri di buon anno dalle Barbados e successivamente mi richiamasti per sapere come stessi… Ed io ti invitai allo spettacolo di Fiorello. Fu quella sera che mi raccontasti del tuo progetto coraggioso… perchè per lasciare tutto e tutti di coraggio ne serviva una dose quantomento infinita. Ti augurai di trovare qualsiasi cosa tu stessi cercando, ti raccomandai di non accettare caramelle dagli sconosciuti e di inviarmi un sms ogni tanto.
Ci abbracciammo a lungo… me lo ricordo ancora il tuo profumo… E quella fu l’ultima occasione che trascorsi con te.
Cercai il blog che dicevi ti avrebbe accompagnato durante il viaggio ma non lo trovai, perciò mi affidai agli sms che di tanto in tanto mi inviavi ma che non ebbero più risposta poco tempo dopo il tuo ritorno in Italia.
Ora che so. . . . . mi aggrappo ai ricordi di quella parentesi speciale che ho vissuto con te . . . e nonostante il cuore shakerato sono felice di averti respirato. . . perchè la tua dolcezza e quelle risate che riempivano il cuore rimarranno un ricordo indelebile nella mia mente.
Non ti dimenticherò MAI.
Ciao dolcissimo Diego.
Ale